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Giovani e stanchezza primaverile. Non è un falso mito!

08 giugno 2017

Giovani e stanchezza primaverile. Non è un falso mito! Marzia Contenti

Titolare

Marzia Contenti

Quanti genitori, con l’arrivo della bella stagione, hanno a che fare con figli adolescenti che si dimostrano spesso stanchi, affaticati e senza forze? 
Tirate un respiro profondo e abbiate pazienza, l’arrivo della primavera si traduce per i giovani in una vera tempesta biologica che influenza l’umore, la concentrazione, la memoria e l’apprendimento.
Il progressivo aumento di luce durante la giornata, infatti, è un fenomeno che non ha soltanto aspetti positivi. Se da un lato stimola la voglia di uscire, stare all’aria aperta e godere della natura, dall’altro modifica i ritmi circadiani dell’organismo, e di conseguenza le abitudini, agendo profondamente su umore e prestazioni scolastiche o lavorative.


Cerchiamo di capire insieme cosa succede al nostro corpo, è in particolare a quello dei ragazzi, con l’arrivo del primo caldo.
Il risveglio primaverile causa un innalzamento dei livelli di serotonina, dopamina e testosterone. Dopamina e Serotonina sono neurotrasmettitori legati al cosiddetto “circuito della ricompensa”, mediatore dell’appagamento e delle sensazioni piacevoli, e vanno ad agire sul tono dell’umore. Il testosterone invece, che stimola la sfera sessuale e le ghiandole sudorifere e sebacee cutanee ed è modulatore della crescita, aumentando di livello promuove una minor sensibilità alla punizione e favorisce la propensione al rischio.


I ragazzi, che sono biologicamente più ricettivi degli adulti nei confronti di questi stimoli, si trovano così ad affrontare un vero e proprio sconvolgimento psico-emotivo, dovuto a fattori fisiologici, che li porta a sentirsi senza forze, ma al contempo ad amplificare la conflittualità con i genitori e ad avere maggiori difficoltà nell’impegno scolastico.
I soggetti più colpiti dal cambio di stagione sono quelli a costituzione fosforica e carbonica che, a differenza di chi ha una componente prettamente sulfurica e muriatica, sono predisposti all’esauribilità organica e quindi alla comparsa di pallore, affaticamento, astenia e anemia.

 

Cari genitori, la stanchezza primaverile non è un falso mito! Cercate di non perdere la pazienza nei confronti dei figli talvolta svogliati e scontrosi e, anzi, non sottovalutate questa condizione che:

  • influenza la resa scolastica e la qualità della vita in generale;
  • espone al rischio di infezioni in quanto indebolisce l’organismo;
  • è sintomo di una serie di condizioni, come la carenza di ferro, che andrebbero tenute sotto controllo da un medico.

Se volete prevenire o tenere controllo la stanchezza primaverile vi aspettiamo in farmacia per consigliarvi il rimedio omeopatico più adatto ad ogni esigenza. In generale, un composto a base di Acidum phosphoricum, Ginseng, Ignatia, Zincum metallicum, Cocculus, Helonias dioica, Sepia e Citrus medica linonum è l’ideale per combattere i sintomi causati dal cambio di stagione, a cui consigliamo però di associare semplici norme comportamentali. La prima? Dormite a sufficienza!
 

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Marzia Contenti

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Sono specializzata nella cura attraverso l’alimentazione: oltre ad aver raggiunto il livello silver al Corso Pharmavegana, ho frequentato il Corso di terapista alimentare presso “L... leggi