Allergia al Nichel: sintomi, diagnosi e consigli alimentari

Il nichel, un metallo che appartiene al gruppo del ferro, è uno degli allergeni più diffusi; in Italia infatti oltre 5 milioni di persone sono allergiche a questa sostanza, che si trova in molti oggetti di uso più o meno comune (bottoni, cerniere, chiavi, soldi, bigiotteria, cosmetici, tinte per capelli), ma anche in numerosi alimenti. 

Nell’articolo di oggi cercheremo di tracciare un quadro il più possibile completo dell’allergia al nichel e ci soffermeremo su alcuni consigli alimentari per gestire al meglio questa problematica. Come vi ripetiamo spesso, il nostro benessere inizia proprio da ciò che mangiamo.

 

Allergia al nichel: Come si manifesta?

Molto spesso l’allergia al nichel si manifesta attraverso dermatite e in particolare attraverso la comparsa di sfoghi pruriginosi sulla pelle entro le 48 ore dal contatto con il materiale. Le reazioni cutanee sono la manifestazione più comune di questa allergia, ma non l’unica.

Altri sintomi possono infatti essere:

• oscillazioni di peso difficilmente spiegabili;

• frequenti episodi di nausea;

• gastrite e dolori addominali;

• stanchezza;

• insonnia.

 

Come si diagnostica?

Dal momento che sia la dermatite sia gli altri sintomi di cui abbiamo parlato possono manifestarsi come conseguenza di diverse allergie o patologie, è fondamentale effettuare uno specifico test per confermare o escludere la presenza di un’allergia al Nichel.

L’esame più diffuso per questo scopo è il Patch Test, che viene impiegato in generale per la diagnosi delle dermatiti da contatto. Al paziente sottoposto a Patch Test vengono posti sulla schiena alcuni cerotti contenenti le sostanza alle quali è potenzialmente allergico. Dopo 48 ore i cerotti vengono rimossi e il medico analizza lo stato della pelle subito dopo la rimozione degli stessi e nelle ore/giorni successivi (le eruzioni cutanee date da dermatiti allergiche impiegano più tempo a scomparire rispetto a quelle causate da dermatiti irritative).

 

Cosa fare dopo la diagnosi?

Una volta confermata la presenza di allergia al Nichel, è opportuno evitare o limitare il contatto con gli oggetti che contengono questo metallo. Consigliamo di prestare attenzione soprattutto alla scelta dei cosmetici: se siete allergici al Nichel, acquistate solo make-up, bagnoschiuma, shampoo con l’etichetta “nickel tested”, che sono composti per meno dello 0,00001% da Nichel.

Per quanto riguarda l’alimentazione, la cosa migliore da fare è affidarsi ad un esperto per avere un piano alimentare il più possibile equilibrato (clicca qui per scoprire di più sulla consulenza Vitalybra). Di seguito riportiamo comunque alcuni consigli generali.

 

Alimenti ad alto contenuto di Nichel da escludere: 

• Cacao e derivati

• Liquirizia

• Noci e nocciole, mandorle

• Tutti i legumi sia freschi che secchi

• Semi di soia

• Farina d’avena, farina di mais, farina integrale

• Rabarbaro, spinaci, pomodori

• Margarina

• Pere

• Lievito in polvere

• Cibo in scatola

• Bevande contenenti nickel (controllare l’etichetta)

• Integratori contenenti nickel (controllare l’etichetta)

• Pesci quali tonno, aringhe, salmone, sgombro

• Crostacei

 

Alimenti a basso contenuto di Nichel assumibili con moderazione:

• bietole, radicchio, finocchi cotti, melanzane, zucchine, peperoni, invidia;

• tutti i tipi di carne ad esclusione di: salsiccia, saltimbocca, cotolette già pronte;

• spigola, orata e pesce spada;

• agrumi, mela e banana;

• fesa di tacchino, prosciutto crudo, bresaola;

• uova;

 

Alimenti che non contengono nichel:

• Carne e pollame scelte nelle parti più magre e private del grasso visibile.

• Pesci freschi o surgelati ad eccezione di quelli precedentemente citati.

• Formaggi freschi e stagionati 

• Latte e i suoi derivati (ricotta, yogurt).

• Verdura. Ad esclusione di quella precedentemente citata

• Le patate sono consentite e rappresentano valida alternativa al primo piatto

• Olio extravergine di oliva a crudo nella giusta quantità per condire gli alimenti.

• Acqua, almeno 2 Litri di liquidi al giorno (preferibilmente acqua oligominerale naturale)

• Fette croccanti o gallette di farine varie (niente mais e avena)

• Fiocchi di cereali (niente mais e avena)

• Pane non condito

• Zabaione

 

Se l’elenco degli alimenti “NO” vi sembra interminabile (o contiene proprio qualcosa al quale difficilmente potreste rinunciare) non preoccupatevi! Con l’aiuto di un esperto potrete bilanciare l’alimentazione e imparare a dosare gli alimenti più o meno dannosi per il vostro benessere. 

La nostra farmacia è un Punto Pharmavegana specializzato in cura attraverso l’alimentazione e i nostri farmacisti si impegnano da anni in un continuo percorso di aggiornamento proprio sul rapporto tra cibo e salute. Se sei interessato prenota una consulenza alimentare e se hai il dubbio di essere intollerante a qualche alimento valuta un test per le intolleranze alimentari.